11/7/2024 - Dal 19 al 21 luglio 2024
Con il montaggio delle strutture destinate a reggere gli altari nella zona di palazzo Baronale e nell'area di corso Garibaldi, è ufficialmente iniziato il conto alla rovescia per il ritorno della festa dei quattro altari, sedici anni dopo l'ultima edizione.
A tal proposito, la polizia municipale ha predisposto due ordinanze di viabilità con i dispositivi di traffico in vigore nei prossimi giorni e fino a dopo la conclusione della festa (prevista dal 19 al 21 luglio). La prima è relativa alle due piazze che ospiteranno gli altari: a piazza Santa Croce da lunedì 15 e fino a martedì 23 luglio il piazzale antistante la basilica sarà interessato dal divieto di sosta con rimozione forzata e da divieto di transito h24, oltre al divieto di transito pedonale per il tempo strettamente necessario al solo montaggio e smontaggio dell'altare. Per piazza Luigi Palomba, e in particolare per il tratto che da via De Bottis porta a via Cavallerizzi, da martedì 16 e fino al 23 luglio sarà istituito il divieto di sosta con rimozione forzata e divieto di transito h24.
Stabiliti anche i dispositivi relativi ai luoghi di maggiore interesse per i visitatori: dal 19 al 21 luglio, sono programmati il divieto di sosta con rimozione forzata dalle 14 all'1 di notte e il divieto di transito veicolare con istituzione di area pedonale dalle 17 all'1 di notte a corso Vittorio Emanuele (da intersezione con la Circumvallazione a via Colamarino), via Salvator Noto, piazza Santa Croce, via Comizi, via Roma, via Vittorio Veneto, prima traversa Vittorio Veneto e piazza Palomba; divieto di transito veicolare eccetto residenti con autorimessa dalle 17 all'1 in via XX Settembre (da intersezione con via Napoli a piazza Palomba), via De Bottis, via Piscopia, via Madonna del Principio e via Barbacane; divieto di sosta con rimozione forzata dalle 14 all'1 e divieto di transito veicolare con istituzione dell'area pedonale dalle 17 all'1 per la sola giornata di domenica 21 luglio in prima traversa teatro, via Teatro e strada Falanga.