Il sindaco Manfredi ha inaugurato la struttura con il commissario straordinario del Comune di Melito, Francesco Antonio Cappetta, il Consigliere metropolitano delegato ai beni confiscati Salvatore Flocco, i familiari di Teresa Buonocore, la figlia Alessandra Cuevas e la sorella Pina Buonocore, il parroco di Melito don Carmine Autorino. Presente la dott.ssa Ida Carbone, in rappresentanza della Prefettura di Napoli, i rappresentanti del Commissariato di Giugliano, delle Tenenze dei Carabinieri di Melito e Marano, rappresentati del Comando provinciale dei Carabinieri e della Guardia di Finanza. Presenti anche i consiglieri metropolitani Antonio Sabino, sindaco di Quarto, e Marianna Salierno, e la dirigente al Patrimonio della Città Metropolitana di Napoli Anna Capasso. Non ha voluto far mancare la sua presenza Carlo Spagna, il magistrato che si occupò della vicenda di Teresa Buonocore alla quale ha dedicato un libro. Il taglio del nastro e lo svelamento della targa è stato accompagnato da un minuto di silenzio in ricordo di Giulia Cecchetin, la giovane studentessa veneta uccisa solo pochi giorni fa. L’ennesimo femminicidio del 2023, anno in cui si contano oltre cento vittime.